Il saluto piemontese “cerea”, è il saluto più piemontese che esista e, come un buon bicchiere di vino, sta sempre bene in ogni situazione e mantiene l’eleganza ed il rispetto nei rapporti tra le persone . “Cerea neh !” Oggi in Piemonte , specialmente tra i giovani, è di moda darsi del “tu” e dirsi”ciao” fin dal primo incontro sostituendo il cortese “cerea” che poco alla volta sta andando in disuso.
Cerea è usato e abusato nelle scenette comiche in lingua piemontese, ma è un saluto formale in origine reverenziale, che ha sempre significato rispetto e cortese distacco anche se poi è diventato col tempo più famigliare.
Mi sono chiesto per anni il significato di “Cerea”, pare che derivi dall’espressione ” saluto alla Signoria Vostra”, con alterazione della parola “Signoria” , attraverso “sereia, serea”, simile al saluto veneziano “sioria vostra” e al genovese “scià”. Secondo un’altra interpretazione linguistica meno accreditata deriva non tanto da una contrazione dell’espressione “vostra signoria” ma dal greco «chairo», che significa “mi rallegro, gioisco”. Si tratterebbe di una sopravvivenza dell’influenza greco-bizantina in Italia dopo il crollo dell’Impero Romano d’Occidente.
Gian dij Cordòla