Pratobotrile ( Papoutrii in francoprovenzale, Pabotrì in piemontese) è una borgata montana del comune di Condove situata a 1021 m s.l.m., il nome probabilmente deriva dal latino Pratu Putridu, prato umido ben concimato, nei documenti più antichi è chiamato Pra Botris e Prato Boterillo. Sino al 1936 la borgata ha fatto parte del Comune di Mocchie poi aggregato con il Comune di Frassinere a Condove. La parrocchia di appartenenza è Laietto, ma c’è una cappella dedicata alla Beata Vergine Immacolata.
La cappella risultava già esistente nella visita pastorale del Vicario Abbaziale di San Giusto Vignale del 1624 e nel 1643 era ancora di proprietà degli eredi di Gaspare Vinassa, che l’aveva fatta edificare rifornendola di tre emine di frumento e quattro libbre di burro in cambio della celebrazione di diciotto messe in suffragio della sua anima. Don Mercandini la descrive simile a quella dedicata a San Bernardo a Laietto. Fu ampliata nel 1762 ma conservò una struttura semplice ad una sola navata. La facciata è profilata a capanna, conclusa da un timpano triangolare e decorata da trabeazione, cornice e da quattro lesene di ordine “gigante”. La semplice porta di ingresso è sormontata da una edicola mistilinea affrescata con l’effige della Madonna in gloria, a sua volta sovrastata da un oculo circolare. Il manto di copertura è in lose e il campanile, con terminazione tronca, è appoggiato sul lato sinistro del muro d’ambito. Internamente si sviluppa secondo un impianto a navata unica voltata a botte, che si restringe nel presbiterio, conclusa da abside semicircolare voltata a calotta. Addossata alla controfacciata è presente la cantoria lignea una grande balconata a pannelli in legno, alla quale si accede attraverso la scala appoggiata alla parete laterale. Muratura portante intonacata e tinteggiata esternamente in facciata, lasciata ad intonaco grezzo sui restanti lati. Interno intonacato, tinteggiato e decorato. Un’alta cornice corre lungo tutte le pareti a sottolineare l’imposta della volta.
La frazione è collocata sul versante esposto a sud della Valle di Susa da dove si vede un bel panorama del fondovalle. Il terreno è composto da ampi pascoli, castagneti e faggeti.
Gli abitanti anziani di Pratobotrile, in massima parte, parlano la lingua francoprovenzale, comune all’intera zona e più in generale alla Bassa Valle di Susa e valli adiacenti. Accanto alla lingua madre (che i locali chiamano però patois – anche patuà – o semplicemente moda ‘d nos) vengono parlati l’italiano ed il piemontese.
Carta coi toponimi dei luoghi realizzata da Giovanni Falco nel corso di una ricerca alla Unitre di Condove
Alcune immagini di Pratobotrile
La Cappella dedicata alla Beata Vergine Immacolata
Immagini della casa della famiglia Pautasso Battista e Versino Angela dove sono nati Giuseppina nel 1905, Gasperina nel 1907 e Antonio nel 1910 (guardando la Cappella si trova a destra della stessa)
Altra immagine della casa Pautasso con davanti Cordola Ettore figlio di Pautasso Giuseppina e Versino Lidia vedova di Pautasso Antonio
Le vecchie arnie a fianco della casa Pautasso per l’allevamento delle api e la conseguente produzione di miele