Condove (Coundove in francoprovenzale, Condòve in piemontese) è oggi un importante comune situato sulla sinistra orografica della Dora Riparia. Il suo territorio è per il 94% montano ed è quasi tutto compreso nei bacini idrografici dei Torrenti Gravio e Sessi. Le sue borgate (quasi un centinaio tra piccole e grandi) sono disseminate sul vasto versante montano esposto a mezzogiorno che si estende dal fondovalle fino al crinale con la Valle di Viù, dai boschi di latifoglie fino ai pascoli più alti alle falde del monte Lunella e Civrari.
Questo ampio territorio montano fino al 1936 ha fatto parte dei comuni montani di Mocchie e di Frassinere un tempo popolati e produttivi, oggi quasi abbandonati. Condove incorporò i due preesistenti comuni montani, che ne divennero frazioni, con provvedimento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 giugno 1936. La popolazione di Condove, situata nel fondovalle, fu per lungo tempo minore di quella delle due attuali frazioni, entrambe situate a mezzacosta sul versante esposto a sud della valle.
È ricordato col nome di Condovis nel diploma ottoniano del 1001 confermato spesso anche nei secoli successivi. Tra le varianti ricordiamo Gundovo nella carta di Amedeo III del 1147 al monastero di San Giusto, Condovias nel 1162, Condovis nel 1285. Per l’origine del nome si deve risalire al nome personale di origine celtica Condovius, da accostare a frequenti Condus, Condo e Condolus. Nel secolo XVIII divenne feudo del Conte Chiaffredo Peyretti. Sul colle che lo separa da Caprie, dove si scorgono le rovine del Castrum Capriarum, terminavano le famose Chiuse longobarde.
La Chiesa parrocchiale sita in via Roma dedicata a San Pietro in Vincoli è di recente costruzione. Il campanile che si erge a sinistra dell’edificio, in posizione staccata dell’attuale chiesa parrocchiale di Condove fu costruito nel 1929 circa trent’anni prima dell’edificio di culto per volere dei coniugi Cosimo e Marina Bertacchi, su progetto dell’arch. Corrado Meano che si ispirò al campanile di San Giorgio a Venezia. La costruzione della chiesa parrocchiale di Condove, progettata dall’arch. Carlo Siffredi, iniziò nel 1956 e l’edificio fu aperto al culto il 24/08/1959, ma consacrato nell’anno 1966. Una scalinata porta all’ingresso della chiesa. La facciata, sulla quale si aprono tre portali incorniciati in serpentino, è in laterizio a vista ed ha un profilo a capanna, sottolineato nella parte centrale da un motivo a pseudo protiro, sormontato da stretta fessura luminosa e una croce. L’accesso introduce alla navata centrale attraverso una bussola lignea con soprastante cantoria. Internamente la chiesa si sviluppa secondo un impianto a navata unica con cappelle e nicchie laterali, conclusa da una profonda abside semicircolare. L’area absidale presenta una complessa decorazione ad affresco tripartita verticalmente, opera del pittore Luciano Bartoli. All’interno della chiesa, nel presbiterio, è stato collocato un importante rilievo marmoreo paleocristiano raffigurante due cervi sdraiati sotto un tralcio di vite.
L’edificio della precedente Chiesa parrocchiale di San Pietro in Vincoli che si affaccia sulla piazza S. Pietro, ora dissacrato, era in origine una cappella dedicata a San Carlo Borromeo costruita nel 1625 a quindici anni dalla canonizzazione. La cappella fu ampliata di una navata ad occidente nel 1755, in vista della sua trasformazione a chiesa parrocchiale, sotto il titolo di San Pietro in Vincoli. La nuova funzione di parrocchiale iniziò ufficialmente nel 1757, mentre nel 1782, su proposito del Prevosto teologo don Michele Pettigiani, fu portata alla sua capienza attuale.
Nel 1959 la chiesa parrocchiale di San Pietro in Vincoli fu ridotta a cappella a seguito dell’entrata in funzione della nuova parrocchiale sita in via Roma, sempre dedicata a San Pietro in Vincoli. Tra il 2013 e il 2015 l’intero edificio è stato sottoposto a consolidamento e restauro conservativo, con rifacimento del manto di copertura e restauro delle decorazioni interne. La facciata, sulla quale si aprono tre portali, si presenta tripartita con cornici marcapiano, timpani e mezzi timpani decorati a volute. L’interno si presenta a tre navate separate da pilastri a pianta quadrata. Le navate laterali ospitano cappelle, mentre la navata principale termina con abside. Il campanile a vela si innesta sulla copertura al termine della navata laterale sinistra.
Le navate presentano una decorazione a stucco marmoreo datata al 1838. Le volte, decorate nel 1898 dal pittore don Pietro Mentasti, raffigurano nella cupola l’Apologia di San Pietro, sulla volta della navata centrale la pesca miracolosa, la liberazione dal carcere e la crocifissione; nelle lunette delle finestre, scene raffiguranti le Litanie Lauretane. In presbiterio sono presenti due tele raffigurati il conferimento del Primato di Gesù e Gesù che salva San Pietro sul lago. Nella navate minori sono presenti motivi decorativi ottocenteschi sopra un precedente impianto decorativo a putti danzanti probabilmente tardo settecentesco.
Altra Chiesa di particolare pregio è l’antica parrocchiale, dedicata a S. Maria del Prato poi a San Pietro e infine a S. Rocco, con l’annesso antico cimitero, venne costruita probabilmente nella prima metà del XII secolo stando alla struttura del campanile dalle chiare forme architettoniche romaniche. Nel 1290 gli abitanti di Condove autorizzati dalla Certosa di Montebenedetto si approvvigionarono di legname sui monti di Villarfocchiardo per eseguire delle riparazioni alla chiesa di Santa Maria del Prato danneggiata forse dalle frequenti inondazioni causate dal Rio della Rossa che scorreva a monte dell’abitato. Nel 1730 la bifora più elevata del campanile fu ampliata per permettere l’inserimento della nuova campana.
Nel 1757, con l’apertura al culto della nuova parrocchiale di San Pietro in Vincoli sita in piazza San Pietro, la chiesa parrocchiale vecchia fu degradata al rango di cappella. L’antica parrocchiale di Santa Maria del Prato, assunse l’attuale denominazione a San Rocco nel 1929, a seguito della demolizione della cappella dedicata al santo sita nella piazza del mercato in centro paese.
La cappella di San Rocco è stata sottoposta a interventi di restauro e indagine archeologica tra il 1993 e il 1998. Durante i lavori di restauro, nella fase di scavo dell’abside antica è stato ritrovato un pezzo di oreficeria, in bronzo e smalto, raffigurante la Crocifissione, ora al Museo Diocesano di Susa ed inoltre i sondaggi hanno messo in luce una parte di affresco dell’arco trionfale, considerato dagli esperti forse il più antico esistente in valle.
L’edificio è il risultato di una ristrutturazione dell’aula di culto, che ha lasciato intatto il preesistente campanile, di età romanica, il quale resta affiancato alla facciata; il campanile è in pietra lasciata a vista, slanciato per cinque piani, decorato da archetti pensili e con finestre bifore aperte nei tre piani più alti. L’aula di culto si sviluppa su uno schema a navata unica coperta da un soffitto in tavolato ligneo sostenuto da capriate, conclusa da un’abside semicircolare. Una cantoria con balaustra in legno è appoggiata alla controfacciata.
Centro agricolo e commerciale, importante per il suo mercato del mercoledì risalente al XVIII secolo, Condove conobbe ad inizio del XX secolo una esplosione demografica ed urbanistica in conseguenza dell’installazione nel 1906 dell’industria “Società Anonima Bauchiero”. La fabbrica divenne il centro del nuovo sviluppo industriale del paese che attirò maestranze non solamente dalla montagna ma anche dagli altri paesi della valle e del Piemonte.
Per comprendere lo sviluppo di Condove nel primo novecento basta guardare ai dati del censimento del 1901 che davano a Condove 1266 abitanti e complessivamente 4340 a Mocchie con Frassinere. Trentacinque anni dopo nel 1936 il censimento dava 2469 abitanti a Condove e 3017 a Mocchie e Frassinere insieme.
Il comune di Condove programmò e attuò con l’aiuto del fondatore dell’industria Fortunato Bauchiero e di altre facoltose famiglie uno sviluppo complessivo del paese.
Ecco le principali opere realizzate in quel periodo e quelle del dopoguerra:
- anno 1885 realizzazione edificio Asilo infantile e Scuole elementari (attuale sede comunale dal 1924)
- anno 1906 fondazione Società Anonima Bauchiero
- anno 1907 – 1910 costruzione case operaie (villaggio Bauchiero o ca nèire)
- anno 1924 nuove scuole elementari
- anno 1926 inaugurazione torre civica sul palazzo comunale (ex scuole)
- anno 1928 costruzione poliambulatorio, nuovo cimitero, parco della rimembranza davanti le scuole e abbattimento della cappella di San Rocco nella piazza del mercato
- anno 1929 nuovo campanile donato dai coniugi Cosimo e Marina Bertacchi
- anno 1930 palazzo del dopolavoro
- anno 1933 inaugurazione nuova strada Condove Mocchie
- anno 1934 abbattimento della ottocentesca ala mercatale in piazza e costruzione nuovo mercato coperto con pesa pubblica
- anno 1936 inaugurazione nuova strada Mocchie Frassinere
- anno 1937 sistemazione Giardino Littorio attorno la chiesetta di San Rocco
- anno 1938 nuova caserma Regi Carabinieri
- anno 1937-1939 costruzione villaggio Mussolini (le villette)
- anno 1939 – 1940 costruzione nuova strada statale (la militar) da parte del Ministero dei Lavori Pubblici
- anno 1941 inaugurazione mensa operai fronte fabbrica
- anno 1958 arrivo strada carrozzabile a Laietto
- anno 1959 nuova Chiesa parrocchiale di Condove
- anno 1960 arrivo strada carrozzabile a Mollette
- anno 1961 arrivo strada carrozzabile a Prarotto
Carta coi toponimi dei luoghi realizzata da Giovanni Falco nel corso di una ricerca alla Unitre di Condove
Carta settecentesca con Condove
Timbro del Comune di Condove in uso nel 1919
Alcune immagini di Condove