I profumi della montagna

Tutti noi conserviamo un ricordo profumato dei luoghi in cui siamo cresciuti, quella che comunemente viene definita come l’immagine olfattiva di un luogo o il paesaggio profumato. Quando mio padre viveva al Coindo, borgata di Condove (TO), gli bastava aprire la porta di casa per sentire quei profumi di montagna, ogni giorno diversi, ad avere la sensazione di un paesaggio che appare e scompare al solo gesto di aprire e chiudere la porta nel far entrare o uscire l’aria da una stanza. Lui dalla porta osservava il sorgere del sole e l’aria carica di una sottile foschia che pian piano si alzava verso il cielo e sentiva l’inconfondibile profumo di muschio bagnato dalla rugiada.

Chi vive in montagna sa che ogni stagione, ogni giorno, ogni momento tutto cambia, compreso i profumi, profumo di primavera, di sotto bosco, di faggio, di betulle, di muschio, di ramaglie ai bordi dei sentieri, di menta selvatica, di prati ricoperti di crocus e ciclamini. E poi il debole sottofondo di odore di mirtilli, quello della corteccia e del muschio che la ricopre, a tratti il profumo dei funghi e quello delle foglie morte. Anche la terra ha il suo odore, quello della terra arida molto diverso da quello della terra umida, siamo pervasi continuamente da profumi e odori, ma non riusciamo più a riconoscerli, siamo troppo distratti.

Nella borgata si respira l’odore del bestiame e del latte appena munto che poi viene sapientemente lavorato e trasformato dal margaro in formaggio o burro. Anche l’odore del fumo dal camino contribuisce a ricaricarti di energia e puoi ritrovare equilibrio, pace ed armonia. E d’inverno avete presente quell’odore, quel profumo, di neve e freddo? L’acqua ghiacciata non dovrebbe avere odore, il freddo ancora meno… eppure quando si torna a casa ci sono i vestiti che si portano dietro quello stesso profumo. È un odore che non so spiegare come sia, ma ti rimane addosso.

Per me l’odore dell’erba tagliata di fresco, di un prato fiorito di narcisi o l’odore dei boschi mi ricorda la gioventù. Quando lo ritrovo è sempre una gradevole sorpresa e cerco di inspirare più che posso per prolungarne al massimo la sensazione di benessere e di piacere. È vero.. i profumi sono sensazioni che non cambiano con il passare del tempo, spesso un ricordo lontano parte proprio da una sensazione olfattiva.

Prato con narcisi

La montagna coi suoi profumi non è fatica: è lenta conquista del benessere e trasmette un senso di totale pace e serenità. Quando ci vado mi sento libero e mi estraneo da tutto. Sono avvolto dal silenzio e se poi mi fermo a dormire non c’è emozione più grande dell’osservare al buio la volta celeste o ammirare l’alba dai mille profumi, colori e sfumature.

Se si potesse racchiudere il profumo della montagna in un barattolo lo farei, lo metterei lì, sulla libreria, insieme alle vecchie foto, lettere, monete ad altre cose che mi ricordano il passato. Sarebbe un rimedio per evadere dalla realtà, non quella abituale, ma quando sento il bisogno di dare luce alle ombre. Nostalgie, rimpianti o chissà che…


Gianni Cordola

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