Laietto (Ou Lieut in francoprovenzale, Lajèt in piemontese) è una frazione del comune di Condove situata a 990 m s.l.m., sino al 1936 la borgata ha fatto parte del Comune di Mocchie poi aggregato con il Comune di Frassinere a Condove.
Per gli esperti di toponomastica Lieut è un geotoponimo significante “piccolo lago” o “laghetto”, con riferimento ad un antico bacino idrico sul luogo ove ora sorge l’abitato, la cui esistenza non è però comprovata da alcun tipo di documentazione. Nella parlata locale si dice Oulieut che può forse far pensare ad arbusti di sorbo montano (alié). Lieut in francoprovenzale significa anche “giaciglio”. Se guardiamo come è chiamato Laietto nella carta settecentesca della Valle Susa “L’Ajat” o come è chiamato in antichi documenti “Lelyet” e “Laeto” le ipotesi possono essere tante.
Il paese sorge sul versante destro orografico del torrente Sessi, affluente della Dora Riparia nei pressi di Caprie, e da sempre è il principale centro dell’omonima Valle del Sessi (laterale della Val di Susa). Il terreno, su cui si alternano principalmente faggeti, castagneti e pascoli, è caratterizzato da una decisa pendenza verso il corso d’acqua.
Non vi sono documentazioni dettagliate circa la fondazione o le origini del paese, ma le opere d’arte presenti nella Cappella cimiteriale di San Bernardo d’Aosta indicano come fosse già fiorente prima del 1430 data a cui risalgono gli affreschi gotici all’interno dell’abside, opera di “Antonio di Lajetto, figlio di Michele” (“Antonius filius quondam Michaelis de Leetis”, o negli archivi “Anthony quondam Michaelis de Layeto”), anche se per parecchi anni è stato oggetto di equivoco e indicato come “Antonio De Lectis o Delectis”.
La borgata ha mantenuto caratteristiche individuali e peculiarità originali nella parlata “francoprovenzale”, nelle tradizioni musicali, nelle feste di paese: il tradizionale carnevale (lou carlevé dou Lieut) riscoperto e riproposto da alcuni anni ne è un esempio evidente.
Laietto è unica sede parrocchiale della Valle del Sessi, e ad essa facevano dunque riferimento tutte le altre borgate: Pratobotrile, Coindo inferiore e superiore, Sigliodo inferiore e superiore, Camporossetto, Chiandone, Muni, Mianda, Brera, Breri, Cascina e Vagera. La chiesa venne eretta a Parrocchia nel 1829, dedicata ai santi Modesto Crescenzia e Vito e contemporaneamente iniziò la costruzione della nuova chiesa (terminata in parte nel 1838 e completata nel 1845) laddove prima era la modesta ed inadeguata cappella preesistente. Sul territorio di Laietto era attiva la confraternita del Corpus Domini e la Società Filarmonica.
I laiettesi, in massima parte, parlano la lingua francoprovenzale, comune all’intera zona e più in generale alla Bassa Valle di Susa e valli adiacenti. Accanto alla lingua madre (che i locali chiamano però patois – anche patuà – o semplicemente moda ‘d nos) vengono parlati l’italiano ed il piemontese.
Per la storia della Chiesa di S. Vito vedi: La Chiesa di Laietto
Carta coi toponimi dei luoghi realizzata da Giovanni Falco nel corso di una ricerca alla Unitre di Condove
Carta settecentesca con indicato L’Ajat (Laietto)
Progetto di derivazione di acqua potabile per la borgata Laietto dell’anno 1911 a firma di G. Perodo
Alcune immagini della borgata