TRACCE DI QUESTA COGNOMIZZAZIONE IN TOPONOMASTICA LE TROVIAMO A:
- Condove (TO) con la frazione “Cordola” (una casa conserva ancora i loggiati ad arco tipici di questa zona).
- Meana (TO) con la borgata “Cordola”. Il nome di questa borgata è legato al cognome Cordola, nel XVIII secolo infatti tutte le famiglie ivi residenti avevano il suddetto cognome.
- Nella carta sabauda delle valli di Susa del sec. XVIII (archivio di stato di Torino, sez. I° carte topografiche, Susa n. 3) è riportato “Alp di Cordola” sul versante orografico sinistro del Rio Garnero e nei pressi della Cresta di Cormean e l’Alp di Combador.
- Nel dizionario generale geografico-statistico degli Stati Sardi del 1855 di Guglielmo Stefani, alla pagina 365 è citato CORDOLA come frazione di Mocchie nel mandamento di Condove in Provincia di Susa.
- A Giaveno (TO) con la borgata “Mollar Cordola”.
- Strambinello (TO) con la località “Cordola”.
- Fiorano Canavese (TO) resti di un castello posto su un’altura della regione denominata “Cordola”.
- Pinasca (TO) con le case “Cordola” nei pressi della borgata Traversi di Gran Dubbione dopo aver attraversato il ponte Vincent.
- In Aquitaine (Francia) con la località “Cordouan” der. dal celtico Kordanum insula o Cordanum insula.
- In Svizzera nei pressi di Locarno con il comune Gordola che nell’anno 1219 si chiamava “Cordola”.
- A Condove con la piazzetta antistante la Cappella della frazione Poisatto intitolata a don Guido Cordola, sacerdote nativo del Poisatto scomparso nel 2006.
TRACCE STORICHE DI QUESTO COGNOME LE TROVIAMO A:
- Nei Consegnamenti dell’anno 1383 è citato come capo famiglia nel territorio condovese Johannes de Cordolis, nel 1410 Anthonietus filius Guigonis de Cordolis e Stephanina relicta Johannis de Cordolis.
- Nell’archivio del Comune di Condove negli atti catastali faldone n. 250 fasc. 2 risultano atti dell’ anno 1753 e 1754 relativi alla controversia tra il misuratore Cordola e la comunità di Condove.
- Una sentenza in data 7/4/1764 del Senato di Piemonte nella causa del fisco di Condove contro Cordola Martino fu Giovanni Giacomo di Mocchie ma residente a Condove reo di aver ferito il 26/4/1763 spingendolo a terra tale G. Germagnolo rimasto privo della facoltà di parlare, condannò il Cordola Martino al pagamento di due scudi d’oro verso il fisco, indennizzo del ferito e al pagamento delle spese (fonte Archivio di Stato di Torino).
- Il 4-5-1729 dalla mocchiese Anna Elisabetta Cordola maritata Giovanni Francesco Re nasce Giovanni Battista Giuseppe Re padre del scienziato botanico condovese Giovanni Francesco Giacinto Re (n. 27-9-1773).
- Nell’archivio storico del Comune di Buttigliera Alta (TO), al fascicolo 176 cartella 20 – Avigliana 25 maggio 1739 – Ricorso degli abitanti della borgata Drubiaglio di Avigliana per far curvare l’alveo del torrente Messa, allegato un preventivo delle spese per i lavori e relazione del misuratore Giovanni Cordola.
- Nell’archivio storico del Comune di Mompantero (TO) risulta un documento del 1713 redatto dal pubblico agrimensore e misuratore Giovanni Cordola segnalante che il torrente Cenischia al confine Novalesa – Venaus sono state “in tutto corrose giornate 204 e ingiarate giornate 50 di terreno”.
- Dopo gravi fatti avvenuti a Roma il 1° dicembre 1919 all’apertura della Camera, le centrali sindacali proclamarono uno sciopero generale di protesta. A Milano durante gravissimi tumulti di piazza rimasero uccisi tre operai e il carabiniere Luigi Cordola di Condove (classe 1899) a cui fu conferita la medaglia d’argento.
- Nell’archivio parrocchiale di Meana risulta un lascito di Cordola Andrea nell’anno 1685 per la celebrazione di sei messe ogni anno nella cappella di S. Andrea della borgata Cordola in Meana.
- Nel 1708 durante la guerra per la Successione di Spagna (1701-1713) il Duca Vittorio Amedeo II stava combattendo in alta valle Susa per toglierla alla Francia; nel mese di luglio di quell’anno Oldrado Cordola soldato della milizia paesana di Meana venne inviato a portare un messaggio alle forze che stavano investendo il Forte di Exilles ma venne sopreso e ucciso da una pattuglia della milizia paesana di Exilles.
- Il 10 giugno 1794 in Valle d’Aosta nello scontro di La Thuile fra l’esercito francese e quello piemontese, venne ferito Gian Ignazio Cordola di Condove che morì dopo quattro giorni, era inquadrato nel Reggimento Susa.
- Nell’inventario dei documenti del Centro Documentazione Società Storica VAL POSCHIAVO (valle svizzera confinante con la Valtellina lombarda) al fascic. D7.6 esiste un manoscritto datato 10 marzo 1805 con i patti matrimoniali per Antonio figlio di Lorenzo Cortesi e CORDOLA Maddalena figlia di Teodosio Misani.
- Il 3 settembre 1941 il francese Albert Cordola fu condannato dal Tribunale Militare di Lyon con altri giovani comunisti (tali Roger Josserand, Henri Duffour e Henri Carrara) per attività nella resistenza francese.
- Nel culto per S. Cordola o Cordula, compagna di S. Orsola, martire di Colonia in Germania tra il IV e il V secolo, di origine Bretone (Inghilterra), venerata a Colonia, Vicogne (Valenciennes), a Marchiennes nella diocesi di Cambrai-Arras, a Osnabrück, a Tortosa in Spagna.
A Colonia il culto è conosciuto sin dal secolo X; le sue reliquie furono scoperte, perdute, ritrovate e trasferite tanta volte; tanto è vero che nel secolo XVII ben dodici chiese asserivano di possedere il suo corpo o il suo capo. A conclusione, aggiungiamo che nella Cappella delle Reliquie del Tempio Malatestiano di Rimini, esiste un busto reliquiario di S. Cordola, di anonimo del sec. XV. Nella cattedrale di Lanciano intitolata alla Natività di Maria è la reliquia di S. Cordola. Cordula deriva dal celtico e significa «libellula». L’onomastico si festeggia il 22 ottobre. E’ patrona di Tortona - Il sacrista Giovanni CORDOLA descrive, a futura memoria, nel libro dei battezzati dell’Archivio Capitolare della Collegiata di Massacra il Palio della Mezza Luna: rievocazione storica della Battaglia del Tara combattuta tra Massafresi e Saraceni invasori nell’Anno Domini MDLXXXXIIII (1594).
- Nell’archivio LODRON degli atti civili conservato al Comune di Rovereto, risulta una causa di Pietro Alberti contro CORDOLA vedova di Caracristi per appropriazione indebita nell’anno 1807.
- Nei lavori intrapresi dal Vescovo Francesco Gallo (1855-1896) agli inizi dell’anno 1857 nel Duomo di Avellino, si ebbe la composizione della nuova facciata in stile neoclassico su disegno dell’Architetto Pasquale CORDOLA.
- Dalle carte dell’archivio vescovile di Ivrea risulta che il 02 luglio 1247 Corrado di San Sebastiano procuratore della Chiesa di Ivrea investe Obertino da Tonengo di certi beni in Fiorano e Cordola.
- Nel cimitero di Hammangi in Libia sono sepolti Cordola Irene fu Amedeo deceduta il 12-10-1936 e Cordola Angelo-Amedeo fu Leopardo deceduto il 30-6-1939.
- Luigi XIII nel 1622 elevava in Marchesato la terra di Cordolet nel territorio di Venaiffin in favore di Jean Vincent d’Ancezune-Cadart che diventò così il Marchese di Cordolet (Dal dizionario heraldique, chronologique et historique di Francois-Alexandre Aubert de la Chesnaye Del Bois).