Camporossetto (Tzarouseut in francoprovenzale, Serossèt in piemontese) è una borgata montana del comune di Condove situata a 1049 m s.l.m., sino al 1936 la borgata ha fatto parte del Comune di Mocchie poi aggregato con il Comune di Frassinere a Condove. La parrocchia di appartenenza è Laietto.
Il nome della borgata è probabilmente riconducibile ad un antropotoponimo, ad un nome proprio di persona Rouseut o Rousat con significato di “campo di R……”.
Della Cappella esistente fuori dell’abitato e dedicata a San Martino non ci sono memorie per la sua edificazione, ma viene citata nel testamento di Martin Francesco del 1616 con un lascito per celebrarvi una messa ogni mese. È poi descritta in una visita del Vicario Abbaziale di San Giusto Vignale del 29 giugno 1624 in grave stato di degrado, per cui si può ipotizzarne la costruzione nel secolo precedente. In una successiva visita del vicario Barverio nel 1643 risulta che la Cappella è in buone condizioni come anche nella visita del 1658. Lavori di ampliamento sono stati effettuati nel 1770. Il parroco di Mocchie in una relazione del 1785 sullo stato della parrocchia scrive che la Cappella di San Martino è stata ingrandita senza dare ulteriori particolari. È probabile che negli anni successivi ci siano state altre modifiche portando la Cappella allo stato attuale.
Gli abitanti della borgata parlavano la lingua francoprovenzale, comune all’intera zona e più in generale alla Bassa Valle di Susa e valli adiacenti. Accanto alla lingua madre (che i locali chiamano però patois – anche patuà – o semplicemente moda ‘d nos) venivano parlate la lingua italiana e quella piemontese.
Carta coi toponimi dei luoghi realizzata da Giovanni Falco nel corso di una ricerca alla Unitre di Condove
Carta del Settecento con Eimoni e Ciarossat (Muni e Camporossetto)
Carta ottocentesca con Muni e Camporossetto
Alcune immagini della borgata Camporossetto