La festa dei coscritti ha origini che risalgono alla seconda metà del 1800 quando con l’Unità d’Italia i giovani maschi erano costretti a prestare servizio militare nel Regio Esercito. Inizialmente la durata del servizio di leva era di cinque anni che furono ridotti a tre nel 1876. Erano sempre tanti, per questo nel 1910 la leva scende a due anni. Nel secondo dopoguerra il periodo minimo di servizio obbligatorio, per la leva di terra, fu ridotto da 24 a 18 mesi, e quindi ulteriormente ridotto a 12 mesi nel 1977. L’ultima modifica fu con la riforma del 2004 che sospese la coscrizione obbligatoria. Destinatari della chiamata e della festa erano tutti i cittadini italiani maschi, attraverso le liste di leva formate dal comune, nelle quali venivano iscritti tutti i giovani al compimento del 17º anno di età. Durante la prima guerra mondiale si diffuse il termine dialettale naja, come sinonimo di vita militare, probabilmente derivato dal dialettale veneto te-naja, inteso come morsa, tenaglia, il termine indica, in senso dispregiativo, la vita militare che obbliga un individuo a strapparsi dai propri affetti per subordinarsi alle gerarchie istituzionali.
Fino agli anni ’50 la visita di leva dei Condovesi si effettuava nel Municipio di Avigliana, i coscritti del paese venivano chiamati tutti nello stesso giorno. I Condovesi pur andando assieme alla visita formavano due gruppi distinti: uno di Condove capoluogo e l’altro delle borgate montane di Mocchie, Laietto e Frassinere e festeggiavano separatamente.
In passato la festa dei coscritti durava più giorni, si iniziava dal giorno della visita di leva generalmente facendo baldoria per le vie del paese cantando accompagnati dai fisarmonicisti e dall’immancabile damigiana o barile di vino, proseguiva nei paesi vicini con sbornie, balli, feste con gli amici e particolari usanze che si perdono nella notte dei tempi.
Oggi nelle località dove ancora si rinnova la tradizione la festa dei coscritti rappresenta l‘ingresso in società dei giovani che raggiungono la maggiore età ed è aperta anche alle donne, oppure un’occasione per ritrovarsi tra coetanei nei decenni successivi.
Coscritti della leva 1912 di Mocchie in festa.
I coscritti sono solo quelli con il foulard sulle spalle. Fotografia scattata sulla scalinata del dopolavoro Condovese.
In prima fila da sinistra Carri Ivo, Versino Giuseppe, Cinato Riccardo, Margaira Beniamino (1912), Margaira Clemente (1906) e Anselmetto Angelo; in seconda fila da sinistra don Luigi Pautasso, Garnero Valentino, Franchino Lorenzo (1912), Pautasso Giuseppe, Miglia Clemente e Anselmetto Clemente; in terza fila da sinistra Cordola Angelo (1912), Versino Camillo, Pautasso Antonio, Cordola Antelmo (1910), Borgis Giovanni, Martin Genesio e Franchino Angelo.
Coscritti della leva 1923 di Mocchie in festa
In prima fila da sinistra verso destra: Bronzino Ugo, Martinasso Benigno, Chirio; in seconda da sinistra: Ogliero Pasquale, Maffiodo Vincenzo, Bonaudo Mario; terza fila in piedi da sinistra: Pettigiani Gelsomina, Ogliero Primino, Suppo Antonio, Pettigiani Giuseppina, Bonaudo Quirino (leva 1922), Pettigiani Candido, Brunetto Vincenzo.
Coscritti della leva 1924 di Mocchie in festa
Coscritti della leva 1925 di Mocchie in festa
Coscritti della leva 1926 di Mocchie in festa
In prima fila da sinistra Cordola Missio, i musicisti Pautasso Camillo e Blandino Livio, Rocci Pierino e Rocci Marco. In seconda fila da sinistra Vasone Franco, Croce Italo, Giuliano Nilo, Seren Rosso Pierino, Vinassa Claudio, Giuglard Osvaldo, Vinassa Carlo e Alotto Guido. In terza fila da sinistra Martin Mario, Borgis Edoardo, Votta Nilo, Falco Pierino e Falco Felice.
Da sinistra: Falco Felice, Cordola Missio e Giuglard Osvaldo
Coscritti della leva 1927 di Mocchie in festa (foto Carla Borla)
In seconda fila il terzo da sinistra seduto è Piero Fiorina, il sesto quasi in piedi è Borla Sergio appoggiato ai due in prima fila. Dei due in prima fila quello a sinistra è Rej Dario.
In prima fila da sinistra il secondo è Cordola Giulio, il quarto Tonda, il quinto Borla Sergio. In seconda fila da sinistra il secondo (il fisarmonicista) è Piero Fiorina, il terzo Rej Dario.
Coscritti della leva 1930 di Mocchie in festa (foto Piera Pettigiani)
I musicanti sono di Laietto: Cinato Mario al clarino e Candido Pettigiani alla fisarmonica e non sono della leva 1930, dietro di loro si riconoscono Falco Libero e Charriere Flavio
Coscritti della leva 1934 di Mocchie in festa
Coscritti della leva 1935 di Mocchie in festa
Da sinistra Riccardo Pettigiani, Luciano Pettigiani, …….. , Nilo Bonaudo
Da sinistra Riccardo Pettigiani, Nilo Bonaudo, Luciano Pettigiani
Coscritti della leva 1936 di Mocchie in festa
I musicisti sono Mario Cinato al clarino e Candido Pettigiani alla fisarmonica. Ultima fila l’unico senza berretto Alpe Felice.
Coscritti della leva 1935 di Condove in festa
Coscritti della leva 1936 di Condove in festa
Si riconoscono Bianco Marco con sigaretta e cappello e accanto a destra dell’immagine Sergio Senor
Si riconoscono Bianco Marco, Bianco Giuseppe e Senor Sergio. I musicisti sono gli stessi di tutte le feste Mario Cinato e Candido Pettigiani
Gruppo di coscritti del 1938
In alto Candido Pettigiani e Livio Cordola (con la pipa), in mezzo Emilio Perotto dei Muni col fiasco poi Borgis Rinaldo di Pratobotrile, Chirio Alfredo di Campambiardo e due cugini dei Breri: Celestino e Osvaldo. In basso Rita Brunetto con Cinato, Bruno Rocci e altri due.
Coscritti della leva 1944 di Condove in festa
Si riconoscono Cordola Giorgio, Borgis Ercole, Ferraris Gianni e tanti altri.
Condove – I coscritti della leva 1923 di Condove festeggiano i quaranta anni
Coscritti della leva 1948 di Condove in festa nel salone della bocciofila
I coscritti della leva 1915 di Condove festeggiano i 40 anni
Condove – I coscritti della leva 1931 di Condove festeggiano i trenta anni
Condove – I coscritti della leva 1942 di Condove e Caprie festeggiano il mezzo secolo
Condove – I coscritti della leva 1962 di Condove, Caprie e Chiusa S. M. festeggiano il mezzo secolo
Condove – I coscritti della leva 1970 di Condove festeggiano i 18 anni