Sui percorsi e sui passi della nostra montagna, lungo mulattiere e sentieri, nelle borgate o ai margini delle strade, dei ponti, dei crocevia, sono visibili, e oggetto di devozione, quelle piccole costruzioni in pietra chiamate “piloni”. Queste piccole costruzioni costituiscono oggetto di culto e di rassicurazione per il viandante, ma anche un preciso punto di riferimento per individuare un luogo, un confine o altro. Dai piloni emergono figure della nostra fede: dipinti di madonne, del Cristo, oppure di Santi.
A Condove c’è una località chiamata “sette strade” dove è presente un pilone votivo. Le sette strade (mulattiere) che qui si incontrano sono: la via dei Colombatti, la via del Malancé, la via delle Trune, la via della Bichinera, la via di Féi, la via delle Sinette, la via dei Sinati.
Il pilone delle sette strade è stato costruito nel lontano 1871 ma ai primi anni duemila era in pessime condizioni. Padre Andrea Alotto (1902-1993), rettore per diversi periodi della Sacra di San Michele, che era nato alla borgata Sinati di Mocchie, quando tornava alla casa natia esortava sempre suo figlioccio a promuovere il restauro del pilone prima che cadesse in rovina.
Finalmente tra l’autunno 2008 e il maggio 2009 il figlioccio esaudisce il desiderio dell’illustre padrino restaurando il vetusto pilone. Costruisce un robusto basamento, una buona copertura del tetto e un rivestimento delle pareti con pietre e intonaco. Gli affreschi del pilone: Madonna con bambino al centro e Santi ai lati erano opera di un importante pittore girovago dell’Ottocento, Giuseppe Gauteri di Busca (1805-1878) fratello di altri quattro pittori, e sono stati anch’essi riportati all’antico splendore. Diverse persone legate in modo particolare al pilone contribuirono alle spese e il 29 agosto 2009 fu benedetto da Don Silvio Bertolo parroco di Mocchie e Condove.
Il restaurato pilone è ritornato esempio e testimonianza di un’antica, ma sempre viva devozione popolare.
Gianni Cordola