Giuseppe Gagnor nacque il 17 ottobre 1884 a Frassinere (ora Condove, ma comune autonomo fino all’anno 1936) nella borgata Combe da Stefano Gagnor e Domenica Alotto; qualche giorno dopo fu battezzato nella chiesa parrocchiale di Frassinere dal parroco don Giacomo Martinacci. Nell’agosto 1890, il padre morì cadendo da un albero e la mamma Domenica preoccupata dalle difficoltà economiche, si trasferì presso parenti a Borgone dove trovò lavoro al cotonificio. Giuseppe fu cresimato a Borgone nel 1892 e tre anni dopo nel 1895 rimase orfano anche di madre. Fu accolto da due cugini entrambi sacerdoti don Cecilio e Giuseppe Gioberto abitanti a San Didero che gli dedicarono tutte le attenzioni necessarie. Terminate le scuole elementari, venne indirizzato al seminario diocesano di Susa dove iniziò gli studi ginnasiali, poi perfezionati presso il collegio dei Salesiani a Torino.
Scoperta la sua Vocazione ed il desiderio di servire Dio, il 15 novembre 1901 si presentò al convento di Chieri per chiedere l’abito e iniziare il noviziato, dove nel dicembre del 1902 pronunciò la professione religiosa. Nel silenzio del trecentesco convento di S. Domenico in Chieri, il giovane novizio affinava il suo spirito alla rinuncia e al sacrificio. Sei anni dopo, e precisamente il 30 luglio 1908, venne ordinato sacerdote da Mons. Spandre, e nel luglio 1910 conseguì il lettorato in teologia. Già anni prima, uno zio, frate Enrico Gagnor del 1865, era entrato a far parte di quella famiglia religiosa come umile fratello cooperatore; da lui aveva spesso sentito parlare della vita monastica.
Fu assegnato al convento di S. Domenico a Torino nel 1910, ma l’anno successivo 1911 i superiori lo inviarono alla parrocchia di S. Pietro in Galata a Istanbul. Il superiore della Missione, padre G. Moriondo diventò ben presto guida ed amico fraterno di padre Gagnor. Quando nel maggio 1914, il Papa elevava alla dignità vescovile il superiore di Istanbul destinandolo all’importante diocesi di Cuneo, a padre Gagnor venne affidata la Parrocchia di Istanbul che con abilità diplomatica e prudenza riuscì a reggere egregiamente, malgrado i tempi difficili.
Durante la prima guerra mondiale, le comunicazioni rimasero interrotte, e solo nel 1919 padre Gagnor, riuscì a ristabilire i contatti con l’Italia e inviare un rapporto dettagliato sulla grave situazione in cui si trovava la Missione. Tra le Missioni che necessitavano di interventi urgenti c’era Smirne che, rovinata dai greci, aveva bisogno di essere riorganizzata. A tale scopo, nel marzo 1919, dopo essere stato nominato superiore e parroco, padre Gagnor venne inviato a Smirne. Nel 1920 con Mons. Gabriele Moriondo, che da sei anni governava la Diocesi di Cuneo, partì per la Georgia, rimasero poco tempo perché pochi mesi dopo le forze bolsceviche invasero il paese, annettendolo nuovamente alla Russia.
Il 28 febbraio 1921 erano di nuovo a Istanbul ove ripartirono quasi subito, mons. Moriondo, destinato vescovo a Caserta e padre Gagnor, scelto dai padri di Genova, andò come priore al Convento di S. Maria di Castello. Nel luglio 1923 venne inviato di nuovo a Istanbul come superiore del convento di S. Pietro in Galata, e tre anni dopo prese il governo di tutta la Missione. Poco tempo dopo ritornò a Roma per assumere l’incarico di assistente del nuovo Padre Generale per l’Italia padre Gillet.
Nel 1930 risultò eletto segretario generale per le Missioni Domenicane. Il 24 novembre 1937 partì da Napoli con padre Gillet, Maestro Generale dell’Ordine, visitò le Missioni dell’India, Filippine, Indocina, Cina, Giappone. Toccò le isole Hawai, visitò le Missioni degli Stati Uniti d’America e, partito da New York, attraverso l’Atlantico, giunse alla fine del 1938 nel porto di Le Havre.
Ritornato a Roma, per desiderio di mons. Moriondo vescovo di Caserta ormai malato, fu incaricato dalla S. Sede quale vicario generale della diocesi. Nel marzo 1941 padre Gagnor, fu nominato Ausiliare di mons. Moriondo.
Ancora una volta la guerra divampò nel mondo e mons. Gagnor si trovò preso dentro quel vortice con grandi responsabilità sulle spalle. Il 31 ottobre 1945 il S. Padre Pio XII, gli comunicò che era destinato a reggere la Chiesa Cattedrale di Alessandria dove il 19 marzo dell’anno successivo entrò accolto in trionfo.
La sua vita episcopale, dopo diciotto anni trascorsi alla guida della Diocesi di Alessandria, risultò piena di iniziative in tanti settori: dal Seminario dove era di casa, all’Azione Cattolica, la Giac, gli Scouts, la Pontificia Opera Assistenza, le Acli, il Centro Studi Faà di Bruno, ecc. Ogni maggio e ottobre per un totale di 26 volte, mons. Gagnor, diventava pastore e guida di un treno carico di fede, di speranza, di sofferenza per Lourdes con l’Oftal.
Mons. Gagnor morì improvvisamente mercoledì 4 Novembre 1964 mentre si trovava a Roma per la IIIª sessione del Concilio Vaticano II°. I funerali si svolsero in forma solenne il venerdì seguente nella Basilica di S. Sabina in Roma con la partecipazione di molti prelati e autorità civili e religiose provenienti dai luoghi ove era stato missionario. Il giorno seguente la salma giunse ad Alessandria.
Domenica 15 novembre, fu officiata la messa di suffragio alla presenza di un gran numero di prelati, autorità e rappresentanti di associazioni: tra i valsusini il parroco di Frassinere don Franco Davì, il sindaco di Condove Mario Jannon, mons. Marra e don Oreste Cantore in rappresentanza dal Capitolo della Cattedrale di Susa, tutti i chierici del Seminario con il rettore mons. Falaguerra, parenti ed amici di Condove, Frassinere, Borgone e S.Didero. La salma è tumulata in Alessandria nella chiesa della Madonna di Loreto accanto all’altare dedicato a S.Domenico.
Nelle borgate montane di Condove e specialmente a Frassinere è ancora assai vivo il ricordo di mons. Gagnor, dove nei rari e brevi ritorni parlava con tutti con grande affabilità. Il Vescovo venne anche ricordato sul bollettino parrocchiale Valle del Gravio e Val Sessi nel 1974 in occasione del decennio della morte. Successivamente nelle edizioni di luglio e dicembre 1989, quando per il XXV° anniversario della morte fu inaugurata la lapide ricordo posta sul piazzale a lui intitolato.
Gianni Cordola
Bibliografia: Segusium n.42 del 2003 – Bollettino Valle del Gravio e del Sessi del 1974 e del 1989
Don Luigi Siviero (a destra) Vice Parroco di Condove da ottobre 1954 a ottobre 1955 ed in seguito Parroco di Laietto sino al 3 maggio 1958 giorno del tragico incidente d’auto in cui perse la vita con a sinistra Monsignor Giuseppe Gagnor Vescovo di Alessandria.
Anno 1950 Monsignor Gagnor in visita alla Parrocchia di Frassinere con Don Pesavento
Monsignor Giuseppe Gagnor